QUARTA FATICA

LA CATTURA DEL CINGHIALE DI ERIMANTO

QUARTA
fatica

La quarta impresa imposta ad Ercole fu di catturare vivo il feroce cinghiale di Erimanto, un animale che devastava i declivi del monte, deturpando la campagna nei pressi di Psofide. Prendere l’animale vivo era una fatica di estrema complessità, ma Ercole lo cacciò dalla tana emettendo forti grida e lo rincorse finché l’essere, stanco e sovrastato dalla neve alta, si lasciò catturare. 

 

Sistematoselo sul groppone, Ercole lo portò a Micene dove Euristeo, dinanzi all’orrendo animale, si celò in un orcio predisposto come nascondiglio in situazioni di pericolo.

Mai si seppe quale destino spettò al cinghiale, ma si racconta che le sue zanne furono a lungo conservate presso un tempio di Cuma.